«Se, rimboccandovi le maniche, scenderete pure voi in campo, io sono convinto che voi la pace, prima di darla agli altri, ve la sentirete sgorgare nel cuore, come fiume di acqua viva». Con questa citazione di Don Tonino Bello, le associazioni giovinazzesi hanno deciso di organizzare la marcia per la pace che si svolgerà per le vie di Giovinazzo il 6 marzo a partire dalle 11. Luogo d’incontro piazza Vittorio Emanuele. Sarà una marcia silenziosa, come annunciano gli organizzatori, che toccherà i punti simbolo dalle città, dove saranno letti testi e saranno proposti canti, tutti dedicati alla pace. Gli organizzatori tengono a ringraziare il sindaco e tutto il Consiglio comunale, la Polizia Locale e il comando dei Carabinieri «per la celere risposta circa la possibilità di organizzare in tempi brevi questa manifestazione». L’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i cittadini di Giovinazzo. Lungo l’elenco delle associazione che hanno aderito all’appello per la manifestazione a favore per la pace. Da quelle vicine al mondo cattolico come l’Azione Cattolica, l’associazione Medaglia Miracolosa, i gruppi di volontariato Vincenziano, al gioventù Mariana, l’Ordine Francescano Secolare, a quelle sportive come l’Aspa, l’Afp Giovinazzo, College of Dance, Coreutica, Fidens, l’Iris, il pattinaggio artistico Lionetti, l’associazione Gargano, il gruppo vogatori Cervone, la Volley ball, Netium, la scuola calcio futsal Friends, la Usd Accademy. E ancora le associazioni Agesci, Arci Tresset, Led, i Nipoti della Nonna, la Fratres, l’orchestra di fiati Filippo Cortese, il presidio Libera dedicato a Michele Fazio, la pubblica assistenza AV ch9, il Ser Molfetta la Touring Juvenatium, gli studenti del liceo Spinelli. La massiccia adesione delle associazioni giovinazzesi alla marcia, fa intuire quanto la pace sia un sentimento sentito e condiviso.
Il pacifismo che marcia ma chiude tutt'e due gli occhi sull'invio di armi in Ucraina mi mancava come nuova variante.
Le associazioni sportive oltre che marciare per la pace dovrebbero protestare per l'esclusione degli atleti paralimpici russi esclusi dai Giochi invernali di Pechino. Una vergogna mondiale.
Non ho mai capito se la bandiera della Pace è uguale a quella del Gay Pride e, se lo fosse, perché.