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Punti territoriali di assistenza, non c’è Giovinazzo. Nico Bavaro «Occasione persa»

La Redazione
Pronto soccorso
La lista varata dalla Regione Puglia. «Futuro poco chiaro per i nostri servizi sanitari»
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«L’ennesima occasione perduta». È questo il giudizio di Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra Italiana, sulla vicenda della lista dei Punti Territoriali di Assistenza varata qualche giorno fa dalla Regione nella quale manca Giovinazzo. Si tratta di ex ospedali riconvertiti che ospiteranno pronto soccorso, servizi di prossimità e in pochi casi anche le sale operatorie (Rutigliano, Altamura, Gravina, Bitonto, Ruvo, Gioia, Noci, Grumo, Conversano, Minervino, Spinazzola, Trani, Torremaggiore, S. Marco in Lamis – Sannicandro Garganico, Monte Sant’Angelo, Troia/Accadia, Mesagne, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, San Pietro Vernotico, Massafra, Mottola, Campi Salentina, Nardò, Poggiardo, Maglie e Gagliano del Capo, oltre ai presidi di Canosa, Terlizzi, Triggiano e Grottaglie).

GIOVINAZZO «Si spera – scrive Bavaro in una nota – che verranno garantiti gli standard di assistenza sanitaria territoriale, quella che in Puglia manca in maniera drammatica, a partire da sufficienti ore di specialistica ambulatoriale. Giovinazzo, che pure ha un enorme problema dal punto di vista della tutela del diritto alla salute, non è inserita nella lista dei 33 comuni. Ricordo a me stesso che lo scorso 7 agosto, in occasione di un consiglio comunale monotematico proprio sulla situazione del Punto di Primo intervento di Giovinazzo, avevo proposto che i diversi gruppi politici (nell’ottica della collaborazione a difesa del territorio) si adoperassero con la Regione Puglia per chiedere che Giovinazzo fosse inserita fra i punti territoriali di assistenza. Avremmo potuto tutti insieme, maggioranza e opposizione, fare una battaglia bella e a viso aperto per la Città. La risposta dell’amministrazione è stata, purtroppo, negativa. E francamente non ne comprendo il senso. Si chiede spesso, e di facciata, la collaborazione alle diverse forze politiche, ma quando arriva viene rifiutata».

FUTURO POCO CHIARO «Oggi – prosegue il segretario di SI – ci troviamo di fronte all’ennesimo treno perduto e a un futuro poco chiaro per i nostri servizi sanitari. Perché quello che non è chiaro è che se hai un contenitore (aspettiamo, infatti, la nascita della cittadella della Salute) ma non hai il contenuto, il contenitore serve a poco. Qual è il contenuto? La garanzia di ore di specialistica ambulatoriale, personale sufficiente e adeguato, servizi per la presa in carico dei pazienti cronici, degli anziani, Porta Unica di Accesso, URP, ecc. Tutti questi servizi sarebbero stati più sicuri e certi in un quadro disciplinato da una delibera regionale, come nel caso dei Punti territoriali di Assistenza. Mentre allo stato attuale si continua ad aspettare la nascita di una struttura con poche garanzie sui servizi. Temo che i giovinazzesi dovranno continuare a ricorrere alle città più vicine, non solo per l’assistenza ospedaliera, ma anche per i normali servizi che in un territorio dovrebbero essere garantiti. Da cittadino giovinazzese, sono deluso e preoccupato».

mercoledì 28 Novembre 2018

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