Politica

Primavera Alternativa: «Silenzio di Depalma sulla Commissione paesaggistica»

La Redazione
Consiglieri e presidente di PrimaVera Alternativa
Il movimento aveva rivelato l'anomalo funzionamento dell'organismo comunale e l'assegnazione di un incarico al presidente
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«Passano le ore, passano i giorni e sullo scandalo della Commissione locale per il paesaggio, denunciato in pubblica piazza da PrimaVera Alternativa, tutto ancora tace. La verità è che questa volta non è affatto facile trovare la toppa ad un buco che ha assunto le dimensioni di una voragine». Comincia così la nota di PrimaVera Alternativa sulla vicenda portata all’attenzione pubblica nel comizio di domenica scorsa. Il movimento del presidente Girolamo Capurso aveva rivelato, tra le altre cose, l’affidamento di un incarico professionale da parte del Comune nei confronti presidente della commissione. «Eravamo abituati – prosegue la nota – a risposte immediate di Depalma, a volte anche umorali e sconclusionate, o ai criptici “fact checking”del suo fedele scudiero Sollecito. Questa volta sembra invece che la tattica, peraltro miseramente naufragata, consista nel tacere e spostare l’attenzione su altre questioni (vedi fallimento del Bari Calcio)».

LA RCOSTRUZIONE DI PVA Il movimento politico ha anche ricostruito, dal proprio punto di vista, le tappe principali della vicenda. «Da sette mesi, oramai, PrimaVera Alternativa contesta l’anomalo funzionamento della Commissione Paesaggistica: precisamente da dicembre 2017, quando raccogliendo una segnalazione del Fai e della Pro Loco, denunciava il rilascio di decine di autorizzazioni paesaggistiche, in piena campagna elettorale, prive del parere obbligatorio della commissione. A seguito di questa denuncia il presidente e gli altri componenti della Commissione rassegnavano pubblicamente le proprie dimissioni, non condividendo l’operato dell’ente comunale che non aveva mai trasmesso loro alcuna pratica da esaminare. Nel frattempo, si esprimevano anche gli organi tecnici della Regione, censurando il procedimento di rilascio delle autorizzazioni, in assenza del parere obbligatorio della Commissione. Tuttavia, a quello che sembrava ormai l’inizio di un imminente terremoto politico ed istituzionale, inspiegabilmente seguiva un periodo di silenzio da parte degli organi comunali e regionali. A rompere questo clima di apparente quiete, dopo qualche settimana, del tutto sorprendentemente, il presidente della Commissione Paesaggistica ritirava ritirava le proprie dimissioni, come se nulla fosse accaduto. E poi tre mesi dopo, il fattaccio denunciato da Pva nell’affollatissimo comizio di domenica scorsa: allo stesso architetto Maffiola viene affidato un incarico professionale di quasi 27 mila euro». «Un incarico – afferma Pva – palesemente contro la legge che regola il funzionamento della Commissione Paesaggistica, perché i componenti della Commissione non possono svolgere incarichi professionali presso il comune in cui operano, articolo 8, comma 2, della legge regionale 20 del 2009».

Una vicenda per la quale Primavera Alternativa pone alcuni quesiti: «Come mai il presidente della Commissione Paesaggistica ha repentinamente ritirato le proprie dimissioni? Cosa lo ha indotto a compiere questo passo indietro? Come mai il Dirigente dell’Ufficio Tecnico ed il presidente della Commissione non erano a conoscenza della causa diincompatibilità prevista da una legge di pochi articoli? Possibile che il Sindaco, il già assessore alla trasparenza ed alla legalità Sollecito e gli assessori all’urbanistica ed ai lavori pubblici non si siano accorti di nulla? Ed ora che ne sarà dei compensi percepiti da Maffiola per un incarico illegittimo?».

venerdì 20 Luglio 2018

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