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È cominciata la somministrazione di un nuovo farmaco per la lotta al Covid

La Redazione
Pillola anticovid
Si tratta di una piccola che inibisce la moltiplicazione delle cellule del virus
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Da una parte le vaccinazioni e la messa a punto di vaccini definitivi per frenare la diffusione del Covid 19, dall’altra parte la ricerca che non si ferma per cercare cure e terapie efficaci per non far insorgere complicazioni legate al virus. Sono le due strade che la scienza medica sta percorrendo in contemporanea, con risultati che nel caso dei vaccini conosciamo, e che campo delle terapie sappiamo essere al lavoro.

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Una delle ricerche in campo ha messo a punto una pillola di colore rosso, che promette di frenare le complicanze del virus se assunta nei primi giorni dell’insorgenza dei sintomi. Non solo la sperimentazione è avanzata, ma in questi giorni si è passati alla somministrazione ai pazienti fragili, contagiati dal Covid, con sintomi moderati. La terapia dovrebbe evitare in questi casi, le ospedalizzazioni. Le prime 240 confezioni del nuovo farmaco sono state Distribuite in Puglia e somministrate ai primi 5 pazienti: uno a Bari, due ad Altamura e altri due a Foggia.

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Il nuovo farmaco ha ricevuto il via libera dall’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco il 30 dicembre scorso.  Lagevrio (Molnupiravir), il nome del farmaco che è indicato per il trattamento del Covid 19 negli adulti che non necessitano di ossigenoterapia e che sono a maggior rischio di progressione verso forme severe della patologia. «E’ un ulteriore arma che abbiamo per curare a domicilio i pazienti sintomatici con determinati fattori di rischio – è il commento del direttore generale della ASL di Bari, Antonio Sanguedolce –  per ridurre le ospedalizzazioni e quindi lasciare posti per i pazienti molto più gravi. Dobbiamo mettere in campo ancora una volta tutte le forze che abbiamo per contrastare la pandemia e assicurare le cure più adeguate e appropriate alle persone». La cura, secondo il protocollo, dura 5 giorni con l’assunzione di quattro compresse due volte al giorno. «Il farmaco – ha spiegato Felice Spaccavento, il medico che coordina le Usca, le unità di continuità assistenziale – riduce la sintomatologia lieve e moderata nei pazienti affetti da Covid e limita dunque il peggioramento della malattia.  Va prescritto in determinate condizioni, in particolare nei pazienti over 18 con fragilità. Il farmaco agisce inserendosi in un filamento di Rna virale di nuova formazione, impedendogli di crescere e di replicarsi. Inoltre, i dati preclinici e clinici hanno dimostrato che il farmaco è attivo nei confronti della maggior parte delle più comuni varianti di Sars-CoV-2».

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Le 240 confezioni del medicinale a disposizione della intera regione sono state consegnate alla farmacia dell’Ospedale Di Venere, centro di riferimento regionale. In base alle indicazioni regionali, a individuare i pazienti da sottoporre a terapia possono essere il Medico di medicina generale, quelli delle Usca o altri medici che entrano in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza, con sintomi lievi e da poco contagiati. I pazienti vengono poi segnalati ai centri prescrittori attivi sul territorio regionale che danno il via libera finale alla somministrazione. La farmacia ospedaliera provvede poi alla erogazione delle pillole.

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lunedì 10 Gennaio 2022

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Graziano
Graziano
2 anni fa

Poi capiremo bene forse in futuro a chi viene riservata.