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Per Pva è inaccettabile quanto successo nel centro vaccinale di Molfetta

La Redazione
Ressa al centro vaccinale di Molfetta
«Sono state violate le più elementari norme per il contenimento del virus»
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Un video circola da un paio di giorni sui social. Riprende la calca di persone che hanno letteralmente assaltato l’hub vaccinale di Molfetta il pomeriggio del 7 gennaio. Nessun distanziamento, poche precauzioni tra adulti in fila per le dosi di vaccino e bambini in attesa delle somministrazioni pediatriche. La foto che mostriamo non lascia dubbi. In quel centro vaccinale si recano anche i giovinazzesi, vista l’assenza di un hub dedicato nella nostra città. Per questo Primavera Alternativa ha voluto scrivere una lettera aperta la Prefetto, al Presidente della Regione e al direttore generale della Asl. A Giovinazzo fu anche allestito un centro vaccinale, ma non ha mai aperto le sue porte. Questo non ha impedito alla popolazione residente di vaccinarsi in massa, viste le alte percentuali di somministrazioni che pongono la città tra le prime nella provincia di Bari per numero di vaccini inoculati. «Nonostante la città residente sia di circa 20mila abitanti – si legge nella lettera – non esiste un centro vaccinale, non esiste una postazione “drive through” per eseguire i tamponi. I cittadini giovinazzesi pertanto sono costretti a doversi recare presso i centri vaccinali e le postazioni tampone in altri comuni e con immaginabili difficoltà e rischi specie per la popolazione più anziana e per i bambini». In realtà una postazione «drive through» nelle prime fasi della pandemia Giovinazzo l’ha avuta. Spostato successivamente a Molfetta, e si era ancora in piena prima fase dell’emergenza. Anche sul centro vaccinale si è dibattuto molto. Fu indicato dapprima il PalaPansini, successivamente la palestra della scuola San Giovanni Bosco, con tanto di allestimento, ma rimasto chiuso. «In questi giorni – si legge ancora nella lettera – la gestione del centro vaccinale di Molfetta appare inadeguata. Per ore si staziona in violazione alle più elementari norme per il contenimento del contagio e senza distanziamento sociale. Tale situazione è ancor più inaccettabile se si considera che la fascia dei minori tra 5 e 11 anni è costretta a patire gli stessi disservizi». Alla luce di tutto questo, Primavera Alternativa chiede un rafforzamento dei servizi Covid 19 nella città di Giovinazzo. Più di un rafforzamento si dovrebbe parlare di aperture di centri e luoghi preposti alla lotta alla pandemia. 

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domenica 9 Gennaio 2022

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Graziano
Graziano
2 anni fa

È ststobm detto e ridetto più volte, gli hub vaccinali si trasformano in centri di contagio ma nessuno fa' niente, compresi i medici vaccinatori o i volontari.

Pasquale
Pasquale
2 anni fa

A Giovinazzo anche la gestione della riapertura delle scuole con gli elevati tassi di contagio attuali non è stata curata con l'obiettivo di tutelare al meglio bambini e famiglie.
Molti altri comuni hanno provveduto allo screening su tutta la popolazione scolastica per evitare che eventuali positivi possano rientrare in classe e contagiare.
Si è provveduto solo a chiudere prontamente le mense scolastiche scaricando parte del “problema”sulle famiglie di lavoratori.
Peraltro eliminare la mensa alla scuola dell'infanzia non porta alcun beneficio reale in termini di riduzione del rischio di contagio considerato che i piccoli non indossano mai la mascherina.