Politica

I compensi del sindaco diventano una questione nazionale. Le reazioni della politica giovinazzese

La Redazione
Tommaso Depalma
Le dichiarazioni del Sindaco riprese dalla stampa nazionale. Depalma: «Non accetto lezioni». Gli interventi dell'opposizione
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La vicenda dei compensi del sindaco Tommaso Depalma è diventata un affare nazionale. Sulla questione sono infatti intervenuti Repubblica.it e Il Mattino.it ma anche il Tg3 Puglia.

Nell’occhio del ciclone sono finite le dichiarazioni del Sindaco, che ha giustificato la volontà di avvalersi dell’indennità piena, che ammonta a circa 2.800 euro mensili lordi (a fronte dei circa 1.400 percepiti nel precedente mandato), con la necessità di contribuire alle spese dei cittadini più poveri. Depalma ha dichiarato a Repubblica che tale decisione è motivata dal fatto che «la macchina amministrativa è troppo lenta quando si tratta di aiutare i poveri». «In questo modo riuscirò ad aiutare meglio e più velocemente chi ha bisogno del mio aiuto», ha aggiunto.

La difesa di Depalma
«Continuerò ad agire secondo la mia coscienza, provando ad essere sempre dalla parte di chi ha più bisogno – ha dichiarato Tommaso Depalma in un post apparso sulla propria pagina Facebook -. L’ho fatto in questi 5 anni passati e lo farò (spero meglio) negli anni a venire, con la solita discrezione e attenzione. Non accetto lezioni da chi in questi anni li ho visti solo e soltanto parlare, ma mai mettere le mani nelle proprie tasche come faccio io e anche qualche mio assessore».

Le reazioni dei partiti di opposizione
A Giovinazzo sulla vicenda, su cui aveva già espresso il proprio parere Sinistra Italiana, si sono registrate le prese di posizione dei vari partiti e movimenti politici. «Una trovata geniale. Solo un genio come lui poteva fare una simile affermazione – ha scritto sulla propria pagina Facebook Giovinazzo Popolare -. Se volete aiutare i poveri fate una delibera di giunta e destinate il 50 per cento delle vostre indennità per le famiglie più bisognose di Giovinazzo».

«Questa è la buona politica che dovrebbe esprimere la società civile che si scaglia contro i costi dei partiti – ha attaccato in un video messaggio Antonello Natalicchio -. In cinque anni ci costeranno 600mila euro circa», ha affermato il consigliere del Pd, riferendosi al totale delle somme che saranno destinate ai compensi di Sindaco, assessori e presidente del consiglio.

Il Comitato per la salute pubblica in una nota ha bollato come una «favola» quella dell’aiuto ai poveri». «Un aiuto – prosegue il portavoce Santo Restivo – che lui elargirebbe in via privata, senza passare da uffici e graduatorie, per sua libera elargizione. Saremmo ritornati davvero ai Borboni e ad un’altra età».

PrimaVera Alternativa in un comunicato ha evidenziato come chi amministra la cosa pubblica «non può, a proprio piacimento, decidere di devolvere fondi di natura pubblica a persone e per finalità definiti con criteri del tutto soggettivi. Il rischio che ciò appaia come il tentativo di accattivarsi il consenso delle persone più deboli risulta piuttosto evidente». Da qui una proposta all’amministrazione comunale: «Se le intenzioni del nostro Sindaco – scrive il movimento del presidente Girolamo Capurso – sono invece veramente benefiche, noi gli proponiamo di istituire un fondo di “solidarietà” in cui maggioranza e opposizione, ognuno per la parte che vuole donare, convoglino parte dei compensi ottenuti per il proprio incarico».

lunedì 14 Agosto 2017

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