Torna “Bari in jazz” e per il terzo anno consecutivo fa tappa a Giovinazzo. La tredicesima edizione del festival – si legge sulla pagina web della manifestazione – si ripresenta anche quest’anno in versione metropolitana confermando l’importante novità che ha segnato due anni fa un passaggio nella storia della rassegna, organizzata dall’associazione culturale Abusuan in collaborazione con l’associazione Murattiano. Tra gli storici promotori della kermesse c’è anche la giovinazzese Bibi Mastroviti.
Il festival, che si svolgerà dal 15 al 29 giugno, si espande come un’onda sonora dal capoluogo pugliese fino ai comuni della città metropolitana che ospiteranno gli eventi musicali in programma. Tante le performance live e gli altri eventi correlati, per attrarre un pubblico eterogeneo per interessi e gusti musicali, grazie ad un cartellone ricco di importanti presenze nazionali ed internazionali e talenti locali.
A Giovinazzo il festival sbarcherà venerdì 30 giugno con il concerto in piazza Duomo di Izo Fitzroy in programma alle 21. Influenzata dal potere delle eroine del blues come Janis Joplin, Susan Tedeschi e Beth Hart, Izo Fitzoy è caratterizzata dalla sua voce sporca e profonda con cui canta le sue bellissime canzoni. Per anni la sua carriera è stata legata al gospel e, dopo aver girato il mondo con il suo coro, ha realizzato il primo album nel 2017. “Skyline” rivela tutta l’esperienza e la personalità dell’artista, che al funky soul aggiunge sonorità acid jazz ed un pizzico di elettronica, tipiche della scuola inglese. La title track del disco è stata programmata in Italia da diverse radio main stream tra cui Radio Monte Carlo e Radio105. In Gran Bretagna i suoi brani vengono suonati regolarmente alla Bbc Radio, così come negli Usa sono in Heavy Rotation su NPR oltre a essere promossi in tutto il mondo da magazine come Clash Magazine, Indie Shuffle, Eton Messy e La Belle Musique.