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«È un momento unico». Sempre più aziende cercano siti per insediare le loro produzioni

La Redazione
piazza Vittorio Emanuele
Le notizie rimbalzano sui quotidiani nazionali: la zona Asi Giovinazzo – Bitonto è appetibile
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Non passa giorno ormai che non si parli di zone Asi. I fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il famoso PNNR, sembra abbia acceso le volontà di grandi aziende, nazionali e internazionali, di cercare nuove aree per espandersi, insediare linee produttive anche innovative, e proprio le zone Asi dell’area metropolitana barese sembrano essere le più appetibili. Le notizie sui quotidiani nazionali quasi quotidianamente, annunciando anche la creazione di migliaia di posti di lavoro. Al punto che il nuovo presidente del Consorzio Asi, Paolo Pate, parla esplicitamente di ampliamenti sulle aree disponibili.  

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E le aree disponibili sono tutte nella zona compresa tra Giovinazzo e Bitonto. Ma a Giovinazzo, come scrive il Comitato per la Salute Pubblica, «non c’è nessuno capace di farsi vivo e battere i pugni sul tavolo». Ovviamente per dire «ci siamo anche noi». «La Città Metropolitana – scrive ancora il Comitato – potrebbe chiedere e scegliere la priorità nel PNNR nazionale, e nella sua sezione meridionale, parte dei tanti fondi a disposizione per infrastrutturare l’area Giovinazzo – Bitonto, da tempo già parte integrante del complesso consorzio Asi Bari –Modugno. È un momento unico». La riprova dell’appetibilità della Puglia è nella ricerca di una grande azienda americana pronta a investire nella regione e di un’altra importante azienda svedese che ha trovato casa proprio nell’aera del consorzio barese. Milioni di euro di investimento e migliaia di posti di lavoro. 

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«Ma i nostri che fanno? – chiede il Comitato – Nicchiano. Già avevano scelto di provare ad andarsene. Sul Palazzo silenzio. E che dire poi della sciagurata assenza praticata su tutta la questione Zona Economica Speciale – ZES Adriatica, mentre la vicina Bitonto apriva per sé una seconda possibilità con le aree artigianali direttamente in ZES?». Nella vicina Città degli Ulivi, grazie a questa opportunità, in men che non si dica è arrivata Amazon con la sua area logistica. «E pensare – ricorda il Comitato – che giorni fa gli stessi progettisti del nuovo Piano urbanistico hanno ricordato a tutta la città che venir via da quel Consorzio ASI sarebbe una follia e che vi sono grandi potenzialità nel polo multimodale». 

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Evidentemente per gli amministratori giovinazzesi è prioritaria la partecipazione a premi come quelli messi in palio da Urban Promo (Giovinazzo sarà presente anche per la edizione 2021), piuttosto che spendersi per tentare di portare sviluppo nella città che amministrano. «È bene che tutta la città non si rassegni al triste destino preparato dall’attuale classe dirigente – conclude il Comitato – In nome dei tanti ragazzi costretti a prendere il treno o salire sull’aereo. Pensiamo concretamente al nostro futuro. La politica torni ad esser concreta relazione tra la comunità e il futuro. Non chiacchiera vuota». 

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lunedì 1 Novembre 2021

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Eleonora
Eleonora
2 anni fa

Manca poco alla rinascita non si sbaglia più