Il gruppo giovinazzese a Milano per la giornata della Memoria e dell'Impegno
Libera

Gli studenti dello Spinelli e il presidio «Michele Fazio» di Libera a Milano

Redazione
Hanno sfilato per la Giornata delle Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime di mafia
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«Finché non ci sarà una presa di coscienza collettiva sulle ricadute della peste mafiosa, non si riuscirà a estirpare il male alla radice, una radice che è culturale, sociale, etica». Sono le parole di don Luigi Ciotti, presidente di «Libera», l’associazione nazionale contro le mafie, proferite a conclusione della manifestazione per la Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno, che si è svolta a Milano lo scorso 21 marzo. Alla manifestazione hanno aderito gli studenti del liceo Spinelli e una rappresentanza del presidio giovinazzese di «Libera», dedicato a Michele Fazio. Vittima innocente di mafia. «È possibile», questo lo slogan scelto per la manifestazione. «In un mondo che corre – si legge in un comunicato diffuso dal presidio giovinazzese di Libera – è possibile fermarsi per riflettere e ricordare, ma anche prendere coscienza che il fenomeno della criminalità organizzata non è in declino. La storia ci insegna che proprio quando il fenomeno pareva essere vinto, è riemerso con tutta la sua devastante forza». I giovani di Giovinazzo si sono fatti anche portavoce di un messaggio che il sindaco Michele Sollecito ha voluto affidare loro, e cioè quello di «vivere la manifestazione con attenzione e impegno, facendosi portavoce di un “no” alla criminalità organizzata che arriva da Giovinazzo». La manifestazione del 21 marzo è stata il culmine di un percorso iniziato con incontri tra gli studenti e i rappresentanti del presidio «Michele Fazio», partiti già nello scorso anno scolastico e continuati in questi mesi, sui temi della legalità che si oppone alla criminalità organizzata. Per concludere ancora con le parole di don Ciotti: «I nostri ragazzi sono meravigliosi, ma hanno bisogno di adulti veri e della scuola, di insegnanti che vivano la professione come una vocazione. Una scuola che sia sovversiva, una spina nel fianco della rassegnazione. Così è possibile vincere le mafie, contagiare gli altri, scuotere le coscienze».

sabato 25 Marzo 2023

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