«Futilità» è il libro scritto dal francesista Francesco Fiorentino per i tipi di Marsilio, che sarà presentato quest’oggi alle 20, alla Vedetta sul Mediterraneo. La paura dell’invecchiamento vissuta come crepuscolo della seduzione, il tema intorno a cui ruota il libro.
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«È un romanzo che ruota sul malessere di Ugo, il protagonista, un professore che insegna Storia dell’Arte all’università – ha commentato l’assessore Michele Sollecito – Non voglio anticipare molto del romanzo per preservare l’attesa. Posso solo dire che c’è Parigi, il demone del dongiovannismo, la rappresentazione senza sconti della mondanità intellettuale, l’Italia degli anni ’90 che cambia nel passaggio tra prima e seconda Repubblica, da Occhetto a Berlusconi, dinanzi ad una generazione di intellettuali di mezza età che si rifiuta di diventare adulta, rifugiandosi nella futilità».
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Fiorentino, napoletano d’origine, vive a Bari dopo aver abitato a Venezia. Ha insegnato Letteratura Francese all’Università Aldo Mori di Bari. Ha pubblicato saggi in Italia e in Francia tra cui alcune monografie su Balzac, Molière e sul teatro del 600. Ha recentemente curato per la Bompiani l’edizione italiana del teatro di Molière e per la stessa casa editrice, sta preparando un’edizione di romanzi libertini. Per Marsilio ha diretto la collana di classici francesi «I fiori blu» e con Carlo Mastelloni ha pubblicato due romanzi polizieschi: «Il filo del male» e «Il sintomo». Sollecito, nel corso della serata dialogherà con l'autore, mentre alcuni brani del romanzo saranno letti da Teresa Lussone.
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