I commercianti che aprono le loro attività in piazza Vittorio Emanuele e nel centro storico sono stati convocati dal Comando di Polizia Locale. La convocazione però ha escluso le rappresentanze di categoria e di questo l’Arac, l’associazione dei commercianti albergatori e ristoratori di Giovinazzo se ne lamenta. Oggetto dell’incontro che si è svolto il 18 febbraio, il piano parcheggi in vista della prossima stagione primaverile ed estiva.
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«La nostra associazione – scrive l’Arac in un comunicato – non ha ricevuto alcun invito a partecipare alla riunione in oggetto. Evidentemente la nostra associazione non meritano alcune concreto segnale di coinvolgimento. Nonostante questo pur tra le tante difficoltà dovute a una crisi senza eguali, continua a raccogliere le preoccupazioni di commercianti e ristoratori». L’Arac lamenta anche il mancato sostegno da parte dell’amministrazione comunale, come è avvenuto in altre città, se non per la parziale riduzione della Tosap, prevista per altro dai Decreti del Presidente del Consiglio, che riesce a mala pena a far rientrare le stesse imposizioni a livelli normali, «visto che il comune negli ultimi anni si è contraddistinto per l’esorbitante livello delle tassazioni locali (da record italiano)». Sono difficoltà di ordine economico che non fanno demordere l’Arac che continua a credere nelle potenzialità del territorio. Per questo chiede il riconoscimento da parte delle amministrazioni comunali perché comprendano come le attività commerciali siano l’asse portante dell’economia cittadina.
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«Entrando nel merito delle questioni trattate – scrive l’Arac – in particolare del piano parcheggi, ovviamente nessuna novità, se non la riproposizione di aree che, nel corso degli anni, non hanno risposto alle aspettative: l’area mercatale e l’area interna alla sede del Poliambulatorio». Nonostante l’esclusione dall’incontro tra Polizia Locale e commercianti, l’Arac vuole dare il proprio contributo. «L’efficacia dei parcheggi periferici – si legge nel comunicato – è subordinata alla realizzazione di un piano più articolato che impedisca o quantomeno disincentivi la sosta nelle aree del centro. A nostro avviso, quindi, anche sulla base dei tanti tentativi fatti negli scorsi anni, non si avranno risultati apprezzabili se il centro cittadino rimane disponibile alla sosta, anche se a pagamento».
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Nel dettaglio l’Arac sottolinea come l’utilizzo del parcheggio nel poliambulatorio avrebbe bisogno innanzitutto la sistemazione degli spazi interni, la pulizia e la predisposizione di una segnaletica adeguata, che comprenda anche una apertura fronte mare per permettere un più agevolo flusso e deflusso del traffico. «Nel corso dell’incontro – continua il comunicato – si è anche parlato dell’esperienza della scorsa estate, a nostro avviso deprimente, dell’occupazione di spazi della piazza per allocare tavoli e sedie per i clienti delle attività ristorative. La gestione di quelle aree, e ancora di più la regolamentazione superficiale che avrebbe dovuto gestirne le modalità, fu in linea con l’attenzione che questa amministrazione ha dato alle attività ristorative in questi anni, cioè nulla.
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Eppure non è difficile guardarsi un po’ intorno, capire che non basta un incontro e l’idea di grandezza di cui qualcuno sembra essere affetto, che non si fanno passi avanti se non si lavora ad un progetto organico di sviluppo turistico, che se lo stesso non parte, difficilmente si potranno mai raggiungere risultati. Alcune esperienze vicino a noi dimostrano proprio questo: programmazione, progettazione, reperimento di fondi e, soprattutto, visione, in un quadro di assieme che non si è visto e, quel che è peggio, non si vede».
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Partendo da questo l’Arac si dice disponibile a farsi promotrice di iniziative mirate, attraverso specifiche campagne di comunicazione, anche delle singole attività verso i propri clienti. Tutto per favorire lo sviluppo del turismo, della fruibilità della città e quindi del commercio in tutte le sue forme.
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