Alzando lo sguardo verso il cielo, prima del tramonto, non èndifficile vedere lo spettacolo che piccoli uccelli disegnano formando velocissimenonde che fluttuano. Sono gli storni, passeriformi che a inizio e fine invernonsi spostano nelle città alla ricerca di dormitori «caldi» come alberi e palindella luce. Si riuniscono a centinaia, essendo uccelli gregari, come forma dindifesa dai falchi, loro predatori. Sono una specie migratoria, anche se i loronspostamenti sono limitati. Belli da vedere con le loro evoluzioni, manterribilmente infestanti. Per il loro grande numero che produce guano (glinescrementi) che arriva a corrodere per esempio le carrozzerie delle auto. Possononessere anche causa di malattie micetiche e virali. È capace di distruggereninteri raccolti perché cerca semi nel terreno, ma si nutre di frutta e olive. L’azionendei diserbanti ha «convinto» questa specie ad abitare le città. In Italia sinstima siano presenti da 1 a 4 milioni di esemplari, ma è diffuso in quasi tuttonil pianeta. Occhi al cielo, quindi, ad ammirare le evoluzioni degli storni, manocchio anche alla testa.
Attualità
Gli storni e le loro evoluzioni
Belli da vedere ma anche dannosi
Sì dice stormi, e non storni (che riguarda la pratica contabile)…