Politica

Bibite in vetro e lattina vietate nelle ore serali e notturne, Tosap prorogata a Settembre

La Redazione
Distanza minima nei locali pubblici
Alcune perplessità sull'ordinanza del sindaco e sulla delibera di Giunta
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Divieto di consumare bevande, in bottiglie e in bicchieri di vetro, in particolare nella zona compresa tra il Lungomare Marina Italiana , il Lungomare Esercito Italiano compreso il centro storico.

Stesso divieto vale per i titolari di esercizi pubblici , commerciali, alimentari di vendita al dettaglio e laboratori artigianali ai quali non è consentito l’asporto, al di fuori dei propri esercizi, dei contenitori di vetro e di metallo contenenti bevande di qualunque genere. È questa l’ordinanza firmata dal sindaco Tommaso Depalma che ha valore immediato e che rimarrà in vigore fino al 30 settembre. I divieti per la somministrazione di bevande da asporto in vetro e lattina, riguarderanno la fascia oraria compresa tra le 22 e le 6, proprio nelle ore in cui i giovani si riuniscono. Le sanzioni amministrative previste per chi trasgredisce l’ordinanza vanno di 25 euro ai 500 euro. L’ordinanza appena emanata, lascia però qualche perplessità. Non sono le bottiglie o le lattine a creare assembramento, quello che si vorrebbe impedire per combattere il coronavirus, ma i comportamento delle persone. C’è poi da gestire lo smaltimento dei rifiuti, la plastica innanzitutto, visto che le bibite d’asporto saranno servite in contenitori di questo tipo. Non è poi chiaro che cosa potrà succedere ai punti vendita di bibite, quelli automatici, aperti 24 ore. Punti che sono molto frequentati dai più giovani. E ancora: la stessa ordinanza varrà anche per i bar, le gelaterie, le pizzerie? Sarebbe forse necessario un ulteriore approfondimento rispetto al comunicato stampa diffuso dal Comune.
Per la Tosap la Giunta comunale ha voluto prendere provvedimenti. Con un proprio atto ha deciso di prorogare ulteriormente i termini di pagamento della tassa comunale sulle pubblicità. Stabilendo la scadenza anche in questo caso il 30 settembre prossimo. Nel frattempo, la Giunta si è riserva la facoltà di introdurre misure di sostegno ai contribuenti in materia di tributi locali per contenere gli effetti negativi che l’emergenza epidemiologica da Covid-19 sta avendo sul tessuto socio-economico e si riserva anche di poter introdurre altre ragionevoli riduzioni della Tosap considerata la chiusura forzata delle attività durante il lockdown. Anche in questo caso sorgono delle perplessità. Intanto l’articolo 181 del «Decreto rilancio» per il sostegno delle imprese di pubblico esercizio così recita: «al fine di promuovere la ripresa delle attività turistiche danneggiate dall’emergenza epidemiologica, i titolari di concessioni o autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico, sono esonerati dal 1 maggio fino al 30 ottobre 2020 dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche». Una scadenza, quella prevista dalla norma che non collima con quella approvata dalla Giunta. E inoltre, dal comunicato stampa, non si intuisce se a beneficiare della proroga sul pagamento della Tosap siano anche quegli esercizi che durante il periodo di chiusura hanno potuto lavorare. Ad esempio i supermercati e tutte le rivendite di beni essenziali. In questo caso appare evidente una sorta di disparità di trattamento, e a essere colpiti più di altri sembrerebbero essere quegli esercizi commerciali che adesso sono assoggettati alla ordinanza del sindaco. Sarebbe bene un ulteriore chiarimento in merito per non ingenerare malintesi in seno alle stesse categorie commerciali e ai loro gestori.

venerdì 29 Maggio 2020

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