Il senso di colpa

Dott.ssa Emma Quinto
Il senso di colpa, è un piccolo strumento di precisione si può usare quando non si vuole assumere le responsabilità della propria vita. Usatelo ed eviterete ogni rischio, ma impedirete a voi stessi di crescere" (Wayne W. Dyer)
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«Cara dottoressa Quinto, mi chiamo Marco vivo a Corato ma sono di Roma, ho 43 anni, sposato senza figli (non per scelta). Sono quasi 3-4 anni che vivo con una sensazione di “senso di colpa” non so esattamente a cosa può essere riconducibile questa situazione, non credo di aver fatto volutamente qualcosa di sbagliato, ma questa sensazione inizia ad influenzare il rapporto con mia moglie.

Mi accusa di non essere presente, di non fare abbastanza per lei, lavoro come infermiere e spesso faccio i turni di notte, ma quando ci siamo sposati sapeva esattamente in cosa consisteva il mio lavoro. Ultimamente discutiamo per tutto, o quasi, e la sensazione alla fine è sempre la stessa.

Ho dei sensi di colpa per qualcosa che non mi appartiene, vorrei riuscire a capire davvero a cosa è dovuto questo cambiamento e cosa dovrei fare per migliorare la mia situazione. Credo in lei, nel nostro amore, nel nostro legame e vorrei lottare per superare questo momento che ci mette in crisi. Spero lei possa aiutarmi e aiutarci. Grazie».

Ciao Marco per prima cosa vorrei riportarti questo pensiero: “Il senso di colpa, è un piccolo strumento di precisione si può usare quando non si vuole assumere le responsabilità della propria vita. Usatelo ed eviterete ogni rischio, ma impedirete a voi stessi di crescere” (Wayne W. Dyer).

Ho voluto introdurre la risposta in questo modo perché i sensi di colpa possono, se gestiti in maniera adeguata, essere molto utili per capire situazioni che spesso ci sfuggono. Esistono vari livelli di consapevolezza dei propri sensi di colpa. Ci sono sensi di colpa che conosciamo, altri di cui conosciamo la parte più pesante e invalidante, altri che neghiamo totalmente visto che non li "sentiamo". Per questo motivo è molto difficile liberarsi da soli dei nostri sensi di colpa e raccomando sempre di farsi aiutare da una guida.

Quindi la prima cosa da fare, con l'aiuto di una guida, è conoscere e ri-conoscere i propri sensi di colpa, con indagini introspettive, ammettendo le proprie paure, incapacità, debolezze, o le proprie mancanze di desideri, rinunciando un poco al perfezionismo e all'ideale dell'Io. Può capitare che ci  tormentiamo per qualcosa avvenuto nel passato,che non siamo capaci di associare al periodo in cui viviamo. Ma quello che conta è ricordarsi che hai due occhi “davanti” e “nessuno” dietro, per questo  guarda  sempre avanti e reagisci.

Consiglio a te e a tua moglie di fermarmi a capire cosa davvero vi porta a vivere questa situazione. Ci sono delle persone che, dal momento in cui si rendono conto di aver commesso un errore, si lamentano per giorni e settimane. Rimangono paralizzate, non vogliono più agire. Non permettete che accada questo. Parlate, cercate nel vostro passato i momenti felici e provate a capire insieme quando e perché è avvenuto un cambiamento. Spero di averti dato uno “spunto” su cui riflettere e su cui iniziare un percorso.

giovedì 8 Marzo 2012

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