Dallo scorso settembre alcune aule del liceo Matteo Spinelli di Giovinazzo sono inagibili per la caduta di calcinacci. Per supplire alla carenza i ragazzi sono stati costretti ad arrangiarsi in aula magna o nel laboratorio di scienze. Ma stamattina gli studenti hanno deciso di dire basta, protestando davanti al palazzo della Città Metropolitana di Bari.
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«Siamo stanchi di studiare nei corridoi – hanno spiegato i ragazzi- con i tetti che ci crollano addosso».
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La riunione tra amministrazione e Città Metropolitana
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Come riferisce l'amministrazione comunale in una nota, sul luogo della protesta erano presenti il sindaco, Tommaso Depalma, e il vicesindaco, Michele Sollecito, i quali hanno incontrato i responsabili della Città Metropolitana, ente su cui ricade la delega in tema di edilizia scolastica.
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«I ragazzi studiano in condizioni precarie – ha detto Depalma nel corso dell’incontro-. Chiudere quelle due aule non può essere la soluzione al problema. Chiediamo una soluzione definitiva in tempi brevi, i ragazzi non possono restare a lungo in queste condizioni».
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Nel corso dell'incontro il consigliere metropolitano Vito Lacoppola, delegato all’Edilizia Scolastica e al Patrimonio, ha dichiarato che «C’è tutta la buona volontà per garantire la sicurezza di tutti gli istituti scolastici ma non pensiate che gli interventi siano risolvibili in pochi giorni. Dobbiamo chiedere ai tecnici delle relazioni ben precise sullo stato dei solai, non abbiamo la ditta del pronto intervento e dovremo procedere con il testo unico degli appalti. Il tutto va inserito in un quadro emergenziale che l’Ente sta vivendo sul fronte delle risorse».
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Francesco Meleleo, dirigente al Servizio Provveditorato ed Economato, ha incaricato in tempo reale un tecnico dell’ex Provincia per la valutazione dell’intervento, spiegando che a breve saranno comunicati i tempi di realizzazione. Lo stesso Meleleo, ha annunciato che Giovinazzo è rientrata nell’approvvigionamento di alcune scuole dell’hinterland metropolitano e che allo Spinelli arriveranno 52 nuovi banchi.
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