Una Afp pratica regola 2-1 il Trissino e conquista la seconda vittoria consecutiva in campionato. I gol arrivano tutti nella ripresa e portano la firma di Dagostino e Marzella. Nel finale i biancoverdi potrebbero dilagare ma falliscono diversi tiri liberi.
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In avvio di gara le formazioni si studiano a lungo. Poi l'Afp rompe gli indugi e va vicino al gol con Marzella ispirato da un Romero in versione assist man. Il Trissino però risponde colpo su colpo, ma Sanchez in un paio di circostanze è bravo a salvare il risultato. All'intervallo è 0-0.
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Nella ripresa il Trissino scende in campo deciso a chiudere i biancoverdi nella propria metà campo, ma al 6' è l'Afp a passare in vantaggio con una staffilata dalla distanza di Dagostino. Il gol dà la scossa al Giovinazzo che 2' dopo raddoppia con Marzella servito da Romero. La rete è assegnata dopo un conciliabolo tra gli arbitri, tra le proteste degli avversari che causano l'espulsione di Pasquale. Poi al 14' Romero si procura un rigore ma Nicoletti respinge il tentativo del bomber argentino dal dischetto. Poco dopo il Trissino accorcia le distanze con Oruste. A 2' dalla fine un'altra incursione di Romero viene fermata fallosamente da Pasquale che rimedia il blu, ma Dagostino fallisce la trasformazione del tiro libero. L'Afp può permettersi il lusso di sbagliare l'ennesimo tiro libero con Romero a 54'' dalla sirena. Ma i veneti, ridotti in tre per le espulsioni, non hanno tempo e forza per recuperare.
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In classfica il Giovinazzo fa un bel balzo avanti, salendo al settimo posto a quota 9 punti (anche se molte squadre devono ancora recuperare una gara) a più 5 sulla zona rossa.
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«Partita sulla falsariga di quella di Correggio per l'atteggiamento della squadra: accorti in difesa e attenti nella gestione- spiega Depalma-. Abbiamo creato anche tante palle goal, abbiamo capitalizzato poco ma va bene così. Mi è dispiaciuto non dare spazio agli uomini in panchina ma gli equilibri erano molto importanti, non c'era motivo di modificare un assetto stabile in campo: il campionato è lungo e ci sarà bisogno di tutti».
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