Attualità

Casa di riposo, il dossier di Daniele de Gennaro

La Redazione
la conferenza stampa di Daniele de Gennaro sulla vicenda casa di riposo
Secondo il candidato sindaco dai progetti emergerebbero criticità: «È il momento di fermarsi e intervenire»
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Continua a restare alta l’attenzione della politica sulla casa di riposo “San Francesco”. Ieri sera nel corso di una conferenza stampa Daniele de Gennaro, candidato sindaco della coalizione formata da SI e le civiche PvA e Abbracciamo la Città, ha consegnato un dossier che passa al setaccio le fasi di progettazione e di redazione del bando di gara inerente i lavori di adeguamento, messa a norma e miglioramento sismico della struttura. Queste le principali vicende descritte nel documento.

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Il progetto dello Studio Rotondo

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Nel 2014 il Comune di Giovinazzo decideva di affidare la redazione del progetto di ristrutturazione dell’edificio ad una struttura esterna, lo Studio Rotondo di Cellamare, il cui progetto esecutivo veniva approvato dalla giunta ad aprile del 2015. Il progetto Rotondo, secondo il dossier, prevedeva il rifacimento dell’edificio nella sua interezza, unità abitative fino a 67 posti letto, l’utilizzo di 31 dipendenti per la gestione della struttura, l’installazione di sanitari, infissi e impianti, per un importo complessivo di 2milioni di euro.

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Un progetto che però sembra non convincere fino in fondo i tecnici e i dirigenti comunali che determinano la necessità di affidare ad un’altra azienda la Elettro-Lab di Altamura la verifica del progetto anche a causa di presunte «difficoltà di interlocuzioni» verificatesi con i progettisti. E a quanto pare fanno bene. Infatti dalla verifica sarebbero emerse 101 non conformità e osservazioni, che i dirigenti comunali chiedono allo Studio Rotondo di eliminare nel termine di 10 giorni. Ma gli elaborati trasmessi dallo studio, secondo il dossier, si sarebbero rivelati insufficienti.

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Il progetto dell’Ufficio Tecnico

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Nel frattempo siamo arrivati a dicembre 2016 e da ormai un mese la casa di riposo è chiusa mentre per i dipendenti si è aperta la fase degli ammortizzatori sociali, che scadranno a ottobre 2018. Secondo de Gennaro in questo periodo comincia una «fase nebulosa». In buona sostanza sarebbe stato l’Ufficio Tecnico stesso ad attivarsi per risolvere le non conformità emerse, ovvero la «maggior parte delle stesse» come si legge nella delibera di giunta, modificando il progetto che viene verificato, approvato dalla giunta il 21 dicembre e otto giorni dopo mandato in gara.

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Le modifiche

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Da quanto affermato nel dossier le modifiche che intercorrono tra il progetto Rotondo e quello dell’Ufficio Tecnico sarebbero diverse, a partire dal quadro economico. L’importo a base d’asta sarebbe sceso da circa 1,7 milioni di euro a poco più di 1,55 milioni di euro. Sarebbero invece aumentate le spese per progettazione, direzione lavori e coordinamento, che da poco meno di 44mila euro diventano oltre 132mila euro. Nel nuovo progetto, come già evidenziato nel video girato dallo stesso de Gennaro, almeno in una prima fase, il secondo piano resterebbe a rustico; inoltre da capitolato l’aggiudicatario non sarebbe obbligato a fornire e mettere in opera termosifoni, infissi, corpi illuminanti e impianti vari, a meno che questi ultimi non rientrino nelle migliorie progettuali nell’offerta di gara; i posti letto sarebbero ridotti a 60. Il tutto calato in un quadro progettuale in cui sembra permangano alcune criticità.

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«È il momento di intervenire»

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Dal quadro generale de Gennaro ricava alcune considerazioni, a partire dalle eventuali ripercussioni sul numero dei dipendenti. «Nel progetto Rotondo – ha spiegato il candidato sindaco- erano esplicitati i livelli occupazionali nella nuova redazione non c’è una spiegazione. Posso solo ipotizzare che diminuendo i posti letto diminuiscano anche i lavoratori di una o due unità». Anche se, secondo quanto afferma Depalma, la riduzione dei posti letto dipenderebbe dal fatto che la Asl considera nell’iter autorizzativo moduli da 30 persone. Quindi da 60 si sarebbe passati a 90.

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Riguardo al motivo della redazione di un nuovo progetto però de Gennaro può avanzare solo delle ipotesi: «Il progetto iniziale era stato approvato nel 2015. A febbraio 2016 è entrato in vigore il nuovo codice degli appalti che è più restrittivo sulle varianti. Potrebbe essere stata questa una delle cause, diversamente le inefficienze progettuali rilevate non sarebbero state più risolvibili. Però posso solo immaginare questi passaggi perché mancano nelle carte gli snodi motivazionali che hanno reso necessarie queste decisioni».

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Da qui la proposta: «Noi solleviamo queste criticità con spirito costruttivo. Adesso è il momento di fermarsi  e di intervenire, perché una volta contrattualizzata l’opera non c’è più discrezionalità amministrativa», conclude il candidato sindaco.

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martedì 17 Gennaio 2017

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