Politica

Il no di Daniele de Gennaro alle modifiche dello Statuto comunale

La Redazione
Il comizio di Daniele de Gennaro di ieri sera
«Proposta preparata nel silenzio generale. Accentra i poteri in poche figure istituzionali». Sul piano elettorale: «Non faremo accordi con altre forze politiche»
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Un secco no alla proprosta di modifica dello statuto comunale che sarebbe in corso di redazione da parte dell'amministrazione Depalma. È questa la posizione di Daniele de Gennaro e della coalizione che lo sostiene espressa ieri sera nel corso di un comizio.

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La bozza di riforma dello Statuto

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Secondo de Gennaro da gennaio scorso la maggioranza a Palazzo di Città avrebbe preparato «nel silenzio generale» una proposta di modifica dello statuto, «quello che per il Comune è la carta Costituzionale per la Repubblica», ha affermato l’avvocato. Oltre alle tempistiche -«mancano due mesi alle elezioni»- e alla metodologia per de Gennaro vi sarebbero implicazioni di carattere politico. «Per modificare lo statuto – attacca il candidato Sindaco- servono i 2/3 della maggioranza, questo è l’unico momento in cui ci riuscirebbero grazie all’appoggio dei consiglieri Iannone e Delvecchio, eletti per fare l’opposizione».

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De Gennaro ha evidenziato i propri dubbi sulla proposta di riforma, che consentirebbe di accentrare i poteri in poche figure istituzionali: sindaco, vice e presidente del consiglio. «Il primo cittadino – sostiene de Gennaro- può decidere le modalità con cui si svolgono i lavori della giunta. Il presidente del consiglio perde il ruolo di garanzia dei lavori del consiglio comunale e si vede riconosciuti poteri straordinari che lo fanno diventare quasi un clone del Sindaco. Incredibili sono i poteri concessi al vice sindaco: nell’ipotesi in cui un Sindaco sia dichiarato decaduto subentrerebbe direttamente il vice senza che ciò possa essere considerato un nuovo mandato». Il segretario comunale invece, secondo l’avvocato, diventerebbe «braccio armato del Sindaco», capace di «sottrarre le competenze ai dirigenti scomodi».

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Infine de Gennaro ha sottolineato l’istituzione di una “commissione di sindacato ispettivo”, «una moderna Gestapo volta all’accertamento di fatti, atti, provvedimenti e comportamenti tenuti dai componenti degli organi elettivi e dalla struttura organizzativa, dei quali si abbia motivato sentore di illegittimità», un concetto quest’ultimo, «che in nessun Paese democratico è codificato dal diritto e dalla legge», ha aggiunto de Gennaro.

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De Gennaro: «Non faremo alleanze con altre forze politiche. Io fuori dalle lobby di potere»

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Nell’intervento di de Gennaro c’è stato spazio anche per alcune considerazioni elettorali. «Non faremo alleanze con le altre forze politiche che non hanno espresso un candidato Sindaco, ma siamo pronti ad accogliere uomini e donne delusi da quei progetti». De Gennaro ha inoltre criticato la gestione Depalma in merito alle vicende ciclovia e casa di riposo, mentre sui propri incarichi professionali ha affermato: «Ho ricevuto incarichi di difesa e rappresentanza dell’ente sia durante l’amministrazione Natalicchio, che quella Depalma. Non sono il candidato espressione della coalizione di cui fa parte l’ex sindaco Antonello Natalicchio, né il successore di Tommaso Depalma: significa che sono al di fuori da qualsivoglia lobby di potere».

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Gli interventi di Bibi Mastroviti e Nico Bavaro

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Il comizio era stato aperto dagli interventi di Bibi Mastroviti che aveva sottolineato l’entusiasmo e il coraggio dei componenti della coalizione durante il proprio lavoro, annunciando l’appuntamento di domenica prossima in villa comunale con gli “Stati generali del programma”, e da quello di Nico Bavaro. Il segretario regionale di SI ha evidenziato che «le illazioni personali con cui si risponde ai nostri rilievi» sarebbero «sintomi della paura» da parte degli avversari. «Manca rispetto e cultura istituzionale – ha affermato Bavaro-. Il manifesto dell’inaugurazione del lungomare con i simboli delle sette liste civiche (quelle che sostengono Depalma, ndr) significa che la sentono come una cosa loro e non della città». E poi la chiusura, dedicata ai giovinazzesi: «Non abbiate paura di sognare più in grande».

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lunedì 13 Marzo 2017

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