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Largo “Fedele Marrano”, Giovinazzo ricorda il guardiamarina

La Redazione
L'intitolazione del largo Fedele Marrano
Stamattina la cerimonia di intitolazione. Grande commozione tra i partecipanti
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Una giornata all'insegna della commozione e del ricordo. È questo il senso della cerimonia, avvenuta stamattina, di intitolazione di un largo del lungomare Marina Italiana a Fedele Marrano. Lo spiazzo in prossimità di cala Monaci è stato dedicato al guardiamarina giovinazzese, tragicamente scomparso 40 anni fa in un incidente aereo. 

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La manifestazione ha visto la partecipazione di tanti tra cittadini e autorità. Da Palazzo di Città il corteo ha percorso il lungomare, deposto una corona di fronte al monumento dei caduti sul mare e proseguito verso il luogo dell'intitolazione. Oltre ai famigliari del caduto e all'amministrazione comunale, erano presenti molte delegazioni dell'Anmi, un picchetto delle capitanerie di porto, la fanfara del comando marittimo sud di Taranto e alcune scolaresche giovinazzesi. 

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La stele in onore di Marrano è stata scoperta dalla madrina della cerimonia Maria Vincenza Marzella, cugina dei Marrano, accompagnata da Antonio, fratello del guardiamarina scomparso. Su di essa vi è incisa una poesia dedicata a Fedele dal giornalista giovinazzese Gaetano Natalicchio. Il monumento è stato benedetto da monsignor Renato Pizzigallo, capo servizio spirituale del comando di Taranto.

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Diversi sono stati gli interventi di rignraziamento. Angelo De Martino, presidente della sezione Anmi di Giovinazzo, ha parlato di «momento molto desiderato», infatti è stata proprio l'associazione a proporre all'amministrazione di intitolare il largo alla memoria di Fedele Marrano. Ma erano presenti anche dei delegati dell'associazione dei caduti del monte Serra che per bocca di Sergio Memoli hanno sottolineato il momento di «mesto orgoglio».

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Antonio Marrano, travolto dall'emozione, non ha avuto la forza di leggere il messaggio di ringraziamento, lasciando l'icombenza alla cugina Annamaria Natalicchio. Nel suo messaggio Antonio ha ricordato la figura della mamma scomparsa un anno fa aggiungendo: «Ogni volta che torneremo qui staremo accanto a questo monumento che ricorda Fedele, ammirando il mare che lui tanto amava».

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Le lacrime «che nemmemo 40 anni riescono ad asciugare», sono tornate anche nel discorso di Tommaso Depalma. «Il nostro dovere è ricordare queste persone e ringraziarle», ha affermato il Sindaco. Presente alla cerimonia anche Paolo Pagnottella, ammiraglio di squadra e presidente nazionale dell'Anmi. 

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Molto emozionato anche il ricordo dell'ammiraglio di squadra Eduardo Serra, comandante del comando marittino sud di Taranto, che il destino ha voluto fosse proprio compagno di corso di Marrano: «Per noi compagni di corso – ha spiegato Serra- il ricordo non è mai scomparso e dura da 40 anni. La bandiera del nostro corso Invicti ha uno strappo, perché ci manca un pezzo». 

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Al termine della cerimonia è stato scoperto anche la targa posta proprio di fronte all'azzurro del cielo e del mare, come ha riassunto il sindaco Depalma: «Piuttosto che solcare l'azzurro del mare, Fedele vivrà l'eternità dell'azzurro dei cieli»

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mercoledì 22 Marzo 2017

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