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Ex Afp, arriva l’ordinanza del Sindaco nei confronti dei proprietari dei suoli

La Redazione
Le ex Afp
Messa in sicurezza di un capannone, rimozione dei rifiuti e integrazione del piano di caratterizzazione. Depalma «La loro inerzia non può ostacolare messa in sicurezza e bonifica del sito»
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Mettere in sicurezza un capannone, rimuovere i rifiuti all’interno degli edifici dismessi e integrare il piano di caratterizzazione secondo quanto richiesto dall’Arpa. È questa la lista di cose da fare a cui, in un lasso di tempo compreso tra i 30 e i 60, giorni dovranno provvedere i proprietari dei suoi delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi. Gli obblighi sono contenuti in una ordinanza firmata dal sindaco Tommaso Depalma, diffusa attraverso un comunicato dalla stessa amministrazione comunale.

GLI OBBLIGHI Il Sindaco ha ordinato la completa messa in sicurezza di un capannone, citato in una nota del dipartimento provinciale di Bari dell’Arpa Puglia, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento; la completa rimozione dei rifiuti presenti all’interno dei capannoni, degli edifici dismessi nonché di mettere in atto ogni azione utile ad evitare abbandoni illeciti di rifiuti ad opera di ignoti nell’area ex AFP entro 45 giorni; infine di di provvedere entro 60 giorni dalla notifica dell’ordinanza di integrare, successivamente alla completa rimozione dei rifiuti, il piano di caratterizzazione in coerenza con quanto richiesto da Arpa Puglia circa il numero di sondaggi, in modo da dettagliare lo stato di qualità dell’ambientale dell’intera area ex Afp

«BASTA CON L’INERZIA» Il Comune inoltre avverte i destinatari che, in caso di inottemperanza, sarà data notizia all’autorità giudiziaria, ferma restando l’esecuzione in danno dei relativi interventi ordinati. Il testo dell’ordinanza del Sindaco, oltre ai proprietari dei suoli, è stata inoltrata a Regione, all’Arpa, Asl, polizia locale, e carabinieri. «È arrivato il momento – ha dichiarato Depalma – che ognuno sia responsabile del proprio ruolo e agisca di conseguenza. Di certo non è più pensabile che l’inerzia dei proprietari possa essere di ostacolo alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito, a prescindere da quello che sarà il suo utilizzo futuro che, ovviamente, l’amministrazione spera di poter condividere velocemente con la proprietà e con la città».

giovedì 16 Novembre 2017

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