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​Consiglio comunale, scontro Depalma-de Gennaro

La Redazione
Consiglio comunale
Il Sindaco annuncia querela per procurato allarme. Pva risponde: «Tentativo di imbavagliare e intimidire l'opposizione»
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Clima teso ieri sera in consiglio comunale. Depalma, durante l’intervento dedicato alle comunicazioni del Sindaco, ha attaccato duramente una parte dell’opposizione, responsabile a suo dire di «provare a bloccare l’attività degli uffici». Il Sindaco si riferiva alle richieste di accesso agli atti da parte dei consiglieri di Primavera Alternativa e di Per de Gennaro Sindaco in merito a varie vicende: commissione paesaggistica, casa di riposo, discarica di San Pietro Pago. «Una mole di richieste che non porta a niente. Faremo quadrato affinché gli uffici possano lavorare nell’interesse del paese e dando risposte ai cittadini, non alle fantasie di persone che non si rassegnano ad essere stati sconfitti e buttano sabbia negli ingranaggi», ha aggiunto Depalma. In un secondo momento il Sindaco ha anche affermato di essersi recato presso la Procura della Repubblica per sporgere denuncia nei confronti di chi sta recando danni all’immagine della città. Il riferimento è al video realizzato da PrimaVera Alternativa sulla vicenda della vasca di percolato della discarica di San Pietro Pago.

La risposta di Primavera Alternativa è stata affidata ad una nota: «Nel consiglio comunale appena concluso, nelle sue comunicazioni, il sindaco Depalma ha rivolto a Daniele de Gennaro ed ai consiglieri di Primavera Alternativa pesanti offese ed intimidazioni, culminate con l’annuncio di una sua denuncia nei loro confronti alla Procura della Repubblica per procurato allarme (come se il percolato in discarica l’avessero messo loro!). L’intenzione, più che evidente, è di imbavagliare ed intimidire l’opposizione, spogliandola del suo ruolo di controllo sull’attività amministrativa a tutela del bene comune di Giovinazzo. Ma si sbagliano di grosso. Perché Pva resterà ferma sul suo modo di fare opposizione, non temendo e non lasciandosi intimidire dalle minacce. Paradossale poi che l’accusa di fare “pressione” sugli uffici comunali provenga proprio da chi invece, tra poche settimane, dovrà rispondere in Tribunale dei reati di abuso di ufficio, violenza privata, minacce e diffamazione aggravata nei confronti di un dirigente comunale».

mercoledì 21 Marzo 2018

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