Politica

Il Papa a Molfetta, la proposta di Bavaro «La politica lasci la prima fila ai più deboli»

La Redazione
Il palco in costruzione per la messa del Papa
«Riservare il posto d'onore ai bambini senza cittadinanza e agli operai in cassa integrazione»
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Lasciare la prima fila ai deboli e agli emarginati. È questa la proposta di Nico Bavaro in occasione della imminente visita di Papa Francesco a Molfetta in occasione del 25esimo anniversario della nascita al cielo di don Tonino Bello.

«Papa Francesco a Molfetta – scrive il segretario regionale di Sinistra Italiana in un post su Facebook -. Nella diocesi che è stata di Don Tonino Bello e che negli anni ha formato coscienze critiche ed eretiche profonde, dentro e fuori il mondo della Chiesa e del cattolicesimo. Saranno coinvolte tutte le amministrazioni comunali della diocesi. Posto d’onore per sindaci, assessori, consiglieri. Saranno lì, plaudenti e adoranti, al cospetto di una delle figure più carismatiche degli ultimi anni. Però nel mese di ottobre, vari gruppi dell’azione cattolica, mentre a livello nazionale si arenava la discussione sullo Ius Soli, proponevano qui nella diocesi ai consigli comunali di riconoscere la cittadinanza onoraria ai bambini dei migranti che vivono qui, fanno scuola e vita con i figli nostri, parlano come noi. Cosa è accaduto? Semplice: Ruvo, Molfetta e Giovinazzo non ne hanno nemmeno discusso in consiglio comunale in 6 mesi, nonostante l’impegno di alcuni consiglieri di alcuni partiti e di alcune liste civiche (non faccio nomi, altrimenti sembra che voglio strumentalizzare la cosa a fini politici per promuovere un partito).Terlizzi ha fatto anche peggio: ne ha discusso e ha votato contro, tranne alcuni consiglieri. Eppure, il riconoscimento della cittadinanza è una delle questioni di giustizia più affrontate da Papa Francesco. È la doppia morale, questa, che spesso certa politica (non tutta, per carità) pratica. Molti dei consiglieri comunali, degli assessori, saranno lì, in prima fila, ai loro posti riservati, venerdì. Un consiglio non richiesto, urticante e certamente sgradevole per loro: lascino i loro posti d’onore ai bimbi senza cittadinanza, agli operai di OM Carrelli, a quelli di Bosch per i quali è iniziata la cassa integrazione, ai ragazzi sfruttati il sabato e la domenica, a chi è costretto a lavorare anche durante le feste. Lascino il posto a quella che lo stesso Francesco ha definito “la classe media della santità”, cioè a quelli che un sistema economico malato, il capitalismo selvaggio, e una certa politica farisea e genuflessa, sta infliggendo colpi mortali, tanto da farli diventare Santi».

giovedì 19 Aprile 2018

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