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Il bilancio del progetto Sprar di Giovinazzo, oggi un incontro in sala San Felice

La Redazione
Il progetto Sprar
A illustrare i risultati ci saranno i responsabili di Arci Bari insieme all'assessore Sollecito. Appuntamento alle 17
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La presentazione del Bilancio sociale del progetto Sprar del Comune di Giovinazzo. È questo il tema dell’incontro che si terrà oggi, martedì 18 dicembre, alle 17 in sala San Felice, incentrato sul programma di accoglienza e protezione per i richiedenti asilo gestito a Giovinazzo dall’Arci Bari.

Dopo i saluti del sindaco Tommaso Depalma sono previsti gli interventi di Michele Sollecito, vicesindaco di Giovinazzo e assessore alle Politiche Sociali, e di Luca Basso, presidente di Arci Bari. Monica Dal Maso, responsabile accoglienza e asilo, si occuperà di illustrare il Bilancio Sociale. A seguire è previsto un focus su “Dopo lo Sprar – la casa, il lavoro” moderato da Damiano Maggio, coordinamento Sprar Giovinazzo, e gli interventi di Giulio Palmieri, di “Etnie”, operatore per il lavoro dello Sprar di Giovinazzo, e di Gianbartolo Barberio, di “Ifoa”, e le testimonianze di beneficiari e datori di lavoro. Nel corso dell’incontro verrà illustrato il lavoro fatto da Arci Bari in questo ultimo anno nella gestione dello Sprar con una particolare attenzione ai percorsi di inserimento e di inclusione seguiti dai beneficiari.

«Riteniamo opportuno favorire occasioni di incontro e riflessione sulle attività legate allo Sprar, un modello di accoglienza in cui gli amministratori locali credono molto – dichiara in una nota l’assessore Michele Sollecito -. Questi momenti aiutano a chiarire diversi aspetti legati all’accoglienza dei richiedenti asilo così da rimetter al centro dell’attenzione la realtà dei fatti e non alcuni stereotipi o pregiudizi che risultano fuorvianti».

«Quello di una rendicontazione pubblica delle attività che facciamo nell’ambito dei nostri Sprar era da tempo un nostro obiettivo – spiega Luca Basso presidente di Arci Bari -. Quest’anno lo sentiamo particolarmente necessario anche per il grande numero di imprecisioni e in qualche caso di vere e proprie falsità a proposito dei progetti di accoglienza. Non si tratta solo di una questione di trasparenza (pure importante, trattandosi di un progetto finanziato con denaro pubblico); mettendo in chiaro tutti i numeri del progetto di Giovinazzo e le buone prassi realizzate in questi anni, siamo certi di fare emergere nel modo migliore come questi nuovi cittadini costituiscano una ricchezza per le comunità che li accolgono».

Lo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, è istituito con l’art. 32 l. n.189/2002 in seguito a un protocollo d’intesa del 2001 tra Ministero dell’Interno, ANCI e Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (UNHCR). È costituito dalla rete degli Enti locali che accedono ai finanziamenti del FNPSA. I progetti Sprar si fondano sul concetto di empowerment del beneficiario, inteso come “un processo individuale e organizzato, attraverso il quale le singole persone possono (ri)costruire le proprie capacità di scelta e di progettazione e (ri)acquistare la percezione del proprio valore, delle proprie potenzialità e opportunità”.

martedì 18 Dicembre 2018

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