«Ho notato un curioso e cortese cartello legato ad un albero nei pressi del neonato punto di ristoro sul lungomare di ponente della nostra città: “si prega di non parcheggiare sulla pista ciclabile“». Comincia così una cortese lettera giunta nella posta di redazione con la quale un lettore intende sottolineare la vicenda dell’utilizzo della pista ciclabile, troppo spesso usata in modo scorretto da parte di automobilisti e motociclisti.
«Già – prosegue il lettore – perché non è sufficiente la stessa esistenza del nastro di asfalto di cui io e tanti altri cicloamatori vorremmo fruire senza dover spesso invadere la carreggiata a nostro rischio data la sistematica presenza di auto o moto in beata sosta per ammirare il mare. È così comodo parcheggiare in questo spazio senza doversi affannare a cercare un lecito posto dove consentito! Ringrazio i gestori del suddetto punto ristoro per la sensibilità che hanno nei nostri confronti! Ma mi viene un dubbio: non è che il divieto è valido solo in corrispondenza del punto vendita? Già mi sa che è a vantaggio solo degli utenti assetati. Allora che venga il nostro lungomare riempito di gazebo a pagamento con cortesi divieti e così anche se involontariamente noi cicloamatori avremo via libera sempre!
Il cittadino cosi' tanto attento dovrebbe aver anche notato che il cartello serve a poco… la pista ciclabile è perennemente occupata da auto e moto e non solo vicino al punto ristoro tanto elogiato per la sensibilità… sensibilità che, invece, scarseggia in fatto di pulizia del lungomare…