Tex Willer. Chi non lo conosce. Il famoso fumetto della Bonelli,nin edicola da oltre 70 anni ininterrottamente, ci ha fatto conoscere il popolondei Navajos. Gente fiera, tra la più numerosa tra i nativi americani, chenabitava i territori del sud ovest degli Stati Uniti. Già falcidiata con lanconquista del West, quell’epopea che ha portato «l’uomo bianco» a colonizzarenle pianure americane, sta vivendo in questi mesi di pandemia, un altro dramma. InNavajos sono a rischio estinzione. È il popolo più colpito da coronavirus neglinStati Uniti. A fronte di una popolazione che non supera le 350mila unità incontagiati sono oltre 4mila. E non hanno un sistema sanitario degno di questonnome a sorreggerli. Così come il Governo Federale sembra li abbia dimenticati. Moltindi loro non hanno accesso diretto all’acqua, per rifornirsi devono percorrerencentinaia di chilometri, con buona pace delle minime precauzioni per proteggersindal contagio. E tutto questo all’interno di un Paese, gli Stati Uniti, che è la prima potenzanmondiale. La denuncia, su quello che potrebbe essere paragonato ad un ennesimo genocidio, arriva dal presidente della Nazione Navajo, Jonathan Nez. Denuncia ripresa da molti organi di stampa internazionali e anche italiani. E ad interessarsi di loronadesso è «Medici senza frontiere», l’organizzazione sempre pronta adnintervenire in qualsiasi parte del mondo per portare aiuto e sostegno alle popolazioni in difficoltà sanitaria. E grazie a Medici senzanfrontiere stanno arrivando fondi e strutture dall’Irlanda, in nome di unanantica amicizia tra i due popoli. Oltre a un team di 9 sanitari che ha cominciato a operare tranArizona e New Mexico. «Il tasso delle infezioni è tra i più alti al mondo –nquesta una prima cronaca della situazione – Il tasso di mortalità sta raggiungendonpicchi registrati in Stati con una popolazione di 15 volte superiore a quella deinNavajos». Questa volta non sarà Tex Willer a correre in aiuto dei Navajos, lonsta facendo la verde Irlanda.
Cronaca
Nel silenzio più assoluto la nazione Navajo rischia di scomparire
Colpiti dal Covid, arrivano gli irlandesi in loro soccorso
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