Politica

Prorogato fino al 15 ottobre lo stato di emergenza per il Covid 19

Mino Ciocia
Mino Ciocia
Il premier Giuseppe Conte
«È uno strumento previsto dal codice di Protezione civile»
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Lo stato di emergenza, che sarebbe scaduto il 31 luglio, è stato prorogato fino al 15 ottobre prossimo. Lo ha comunicato il premier Giuseppe Conte al Senato, recependo la risoluzione della maggioranza che impegna il Governo «a definire con norma primaria le eventuali misure di limitazione di libertà fondamentali». Cioè per eventuali nuove azioni di contrasto alla diffusione del Covid 19 si interverrà con decreti legge e non con atti propri del Capo di Governo. La stessa risoluzione, inoltre, prevede la necessità di «individuare spazi più adatti ad accogliere le operazioni di celebrazione della tornata elettorale e referendaria dei prossimi 20-21 settembre, preferendo la scelta di non svolgere dette procedure all’interno degli edifici scolastici». «L’emergenza Coronavirus – ha riferito Conte al Senato – mantiene i tratti di un processo in continua e imprevedibile evoluzione che ancora oggi, seppure in misura contenuta e territorialmente circoscritta, non ha ancora esaurito i suoi effetti». La proroga dello stato di emergenza, approvata con 157 si, 125 voti contrari e 3 astensioni, consente, ad esempio, il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti «e non sfugge a nessuno – ha riferito ancora – di quanto sia attuale il ricorso a questo strumento per un ordinato svolgimento della quarantena per la tutela della sanità pubblica». In risposta alle opposizioni, che proprio non gradiscono la proroga dello stato di emergenza, Conte ha detto: « è previsto dal codice di protezione civile, è una facoltà prevista espressamente dalla legge. La legittimità di queste previsioni è stata vagliata positivamente dalla Corte Costituzionale. Senza lo stato di emergenza, cesserebbero di avere effetto le ben 38 ordinanze, di cui 4 al vaglio della Ragioneria, così come i conseguenti provvedimenti attuativi. Ad esempio decadrebbero le misure per la gestione delle strutture temporanee per l’assistenza alle persone positive, il volontariato di protezione civile, il reclutamento di personale sanitario a supporto delle regioni e dei penitenziari, il numero verde, il pagamento dilazionato delle pensioni negli uffici postali, l’attivazione del sistema Gros, che è la centrale operativa remota di soccorso sanitario per la ripartizione e il trasferimento dei pazienti in altre regioni». Lo stato di emergenza non è quindi una assunzione di pieni poteri, ma uno strumento per proseguire sulla strada del contrasto efficace alla diffusione del coronavirus. E rispondendo agli attacchi delle opposizioni dice: «Dal 2014 ad oggi lo stato di emergenza è stato dichiarato 154 volte e prorogato 84». «Il virus circola ancora», è la chiosa del Presidente del Consiglio. Il via libera alla proroga dovrebbe essere ufficializzato oggi alle 20 con la riunione del Consiglio dei Ministri.

mercoledì 29 Luglio 2020

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Franco
Franco
3 anni fa

Un vero incubo per gli italiani e per l'economia (turismo). Siamo l'unico Paese europeo ad avere ancora lo stato di emergenza, che per giunta non è previsto dalla Costituzione, ma è una forzatura di “secondo livello” legislativo.

Maria P.
Maria P.
3 anni fa

Cioè fateci capire, azzerano la Costituzione e il Parlamento in base a un semplice “codice” della Protezione Civile? Ma un avvocato civilista può sparare una balla tanto grossa senza vergognarsi? Ed essere pure creduto purtroppo.