Cozze nere, cozze pelose,nnoci bianche, fasolari e ostriche per un peso complessivo di 455 kg. sono statinposti sotto sequestro a Giovinazzo, all’interno di un impianto abusivo dindepurazione composta da 5 vasche. Al responsabile dell’impianto è stata impostananche un’ammenda di 10mila euro. È questo il risultato «locale» di una piùnvasta operazione condotta in tutta la Puglia dalla Guardia Costiera, per ilncontrollo della filiera ittica e che ha riguardato i punti di sbarco di pesce enmitili, i depositi, le pescherie e i ristoranti che offrono pesce ai proprinclienti. Un’attività che ha portato al sequestro in tutta la Regione, di trentonnellate e mezza di prodotto ittico, alla elevazione di sanzioni neinconfronti dei trasgressori per un importo totale di 88.000 Euro, e allandenuncia all’Autorità Giudiziaria di 6 soggetti per fatti penalmente rilevanti.nProdotti scaduti, prodotti privi del contrassegno di tracciabilità, datteri enricci di mare, è quanto la Guardia Costiera ha potuto rilevare nel corso dell’operazione.nIn un caso è stato rilevato anche la frode in commercio. In particolare in unnristorante barese veniva servito ai tavoli «pangasio» spacciandolo per il piùnpregiato «pesce persico». Il titolare rischia la reclusione fino a due anni. Anconclusione dell’operazione, laddove è stata accertata l’idoneità al consumonumano, i prodotti ittici sequestrati sono stati devoluti in beneficenza ad entincaritatevoli.
Cronaca
Cozze e ostriche sequestrate dalle Guardia Costiera a Giovinazzo
I militari in azione antifrode su tutta la Puglia
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