Cronaca

Una battaglia durata due anni per la verità sulla morte di Gennaro Del Giudice

Mino Ciocia
Mino Ciocia
Pronto Soccorso Policlinico di Bari
Il padre del consigliere comunale Gianni deceduto per polmonite da legionella nel 2018
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Acqua contaminata dallanlegionella, un batterio presente nei tubi di un rubinetto in una stanza dinospedale. È stata questa la causa della morte di Gennaro Del Giudice, avvenutannel giugno del 2018. Una causa riconosciuta adesso come «esclusiva», cioè non dovutana concause per altre patologie. La morte di Del Giudice, padre del consiglierencomunale Gianni, la prima in ordine di tempo legata alla legionella, è statanquella che ha innescato una serie di indagini su alcuni padiglioni delnPoliclinico di Bari. In particolare sul Chini, dove era stato ricoverato DelnGiudice, e sull’Asclepios, entrambi posti sotto sequestro ma con facoltà d’uso,nvista la crisi pandemica in corso. La vicenda è cominciata con il ricovero innospedale il 5 maggio del 2018, di Del Giudice. Nel padiglione Chini, reparto dinmedicina generale. Nulla di serio, o almeno nulla che potesse far immaginarenpatologie a rischio. Dieci giorni in ospedale, e poi il referto di dimissioni.nMa neanche 24 ore dopo, sono arrivati i problemi, quelli seri. Di nuovo lancorsa in ospedale, sempre la Policlinico, questa volta al pronto soccorso, dovenle condizioni del paziente sono apparse subito gravi. Polmonite la diagnosi.nQualche giorno di ricovero in sala rossa del pronto soccorso, in attesa di unanstabilizzazione della patologia in corso e di nuovo nel padiglione Chini, questanvolta in Pneumologia. Qui le condizioni sono peggiorate al punto che ènsopraggiunto il decesso. Per polmonite da legionella, come hanno stabilito lenanalisi. I famigliari del defunto hanno voluto saperne di più sulla morte delnloro congiunto. Hanno intrapreso una battaglia legale che è durata oltre duenanni. Una lunga disputa che ha fatto emergere, e le cronache di questi giorninlo raccontano, altri 3 casi di morte per legionella avvenute tra il maggio deln2019 e l’agosto del 2020, batterio contratto sempre negli stessi reparti. Lanpresenza della legionella nelle tubature di alcuni reparti del Policlinico erannota, era stata rilevata dai Nas intervenuti proprio a seguito degli espostindei famigliari della prima vittima. Rilievi ,effettuati anche dall’Arpa, chenhanno convinto al Procura della Repubblica di Bari a ipotizzare il «reato di omissionendi atti d’ufficio e la morte come conseguenza di altro delitto» a carico deinvertici del Policlinico di Bari. Cinque tra manager e dirigenti.

giovedì 26 Novembre 2020

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