In alto un atrio nel cielo.
Il sole, al di là. Il comandante
del vecchio mercantile riceve un viaggiatore.
Un oblò è aperto, le onde sono vicine.
E lui che fa? Si è alzato, lancia
da questo oblò una cosa, poi altre.
Così: “perché”, mi dice, “questa sciarpa,
mio padre me la donò, alla mia partenza
per il primo di tanti viaggi”.
“L’ho amata”, mi è parso che mi dicesse,
“l’ho serbata per questo giorno in cui muoio”.
La spinge fuori, essa si ripiega
sulla sua mano, e si rigonfia, poi si dispiega.
Per un istante su noi due tutto il cielo è rosso.
Ives Bonnefoys
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