Ballata del rude doganiere

a cura di Franco Martini
Un rude doganiere di Valdieri che aveva l’ordine di bloccare i neri per un disturbo di quelli molto seri fermava tutti quanti gli...
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Un rude doganiere di Valdieri
che aveva l’ordine di bloccare i neri
per un disturbo di quelli molto seri
fermava tutti quanti gli stranieri
senza distinguere tra bianchi e neri.
Lui confondeva i làpponi e gli azeri
quelli di Londra con quelli di Tangeri
vide una bionda e le gridò “Non Speri
ch’io non mi accorga che ha i capelli neri!”
A nulla valsero i rimproveri severi
dei superiori: nemmeno gli improperi
di tutti gli abitanti di Valdieri
(che di mestiere vendevano i bicchieri
ai pullman di turisti passeggeri)
servirono a chiarire i suoi pensieri;
con la fermezza dei doganieri
lui si appellava ai suoi sacri doveri
e rispondeva “Scusate, ma da ieri
ho l’ordine di ricacciare i neri”.
“Ma io sono Johnny e queste è la zia Mary
veniamo dall’Irlanda, siamo seri!”
Irremovibile gridava “Siete neri!
Magari ci portate il beri-beri!
Non passerete mai di qui da Valdieri!”
Trascorse il tempo e guai piuttosto seri
travolsero la terra dei Valdieri.
Fallita la faccenda dei bicchieri
donne, bambini, vecchietti e rigattieri
comprino almeno i cocci dei bicchieri.
Un giorno che sfiorivano anche i peri
(per esaurire le mie rime in “eri”)
un perspicace turista di Bordeaux
riuscì a chiarire quel buffo qui pro quo.
Lui disse ai doganieri di Valdieri:
“Secondo me lei vede tutti neri
perché non toglie mai gli occhiali neri”.
Li tolse. Pianse. Ci vedeva bene!
Per l’emozione baciò uno di Atene
fece passare un bus di Mogadiscio
anche se aveva un copertone liscio.
Fecero festa, la festa di Valdieri
e regalarono a tutti i doganieri
due grosse paia di fondi di bicchieri
per farci occhiali che se guardavi i neri
eran più bianchi dei bianchi di Valdieri.

Michele Serra

domenica 13 Giugno 2021

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