Politica

Mobilità sostenibile a Giovinazzo: a che prezzo?

La Redazione
La ciclabile scomparsa sul lungomare di ponente
Il quesito del Comitato per la salute pubblica
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Domande banali. Così giudica il Comitato per la salute pubblica il format diffuso telematicamente dalla Città Metropolitana di Bari con l’intento di coinvolgere i cittadini con idee e suggerimenti sulla mobilità sostenibile. «Deludenti la lettura e la compilazione del questionario – scrive il Comitato – Sicuramente sarebbe più interessante e movimentato un questionario sulla situazione a Giovinazzo». Il riferimento è alle piste ciclabili presenti sul territorio cittadino, quelle tanto volute dal sindaco Tommaso Depalma e altrettanto contestate da buona parte della popolazione. 

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«In questo caso – scrive il Comitato – il primo cittadino si appunta medaglie a ogni piè sospinto, la medaglia di precursore, di profeta della mobilità sostenibile, scambiando la fissazione per le ciclabili come chiave per la revisione generale del traffico». In effetti le ciclovie locali hanno tolto parcheggi, il traffico automobilistico non è certo diminuito, anzi molte delle arterie cittadine sono intasate più del necessario. Esattamente l’opposto di quella che dovrebbe essere la mobilità sostenibile. «Nessuno ha scordato – continua il Comitato – le scomuniche lanciate nel 2011-2012 dall’allora candidato sindaco Depalma a proposito dello stato della ciclabile sul lungomare. Ma in quale stato il sindaco lascia quella pista ciclabile? A ben guardare si stenterebbe a riconoscere su quel lungomare di Ponente l’esistenza di una ciclabile, oggi pericolosissima e non rispettata da nessuno». 

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Pericoli che non è da meno anche sulle piste della ex statale 16, e sul percorso urbano. Solo pochi giorni fa il ribaltamento di un’auto proprio su quelli che il Comitato chiama «chianconi», quei blocchi che separano la carreggiata dalla ciclabile. «Sono di una pericolosità senza pari – sottolinea il Comitato – sia per le mamme che per gli anziani, oltre che per il normale traffico veicolare». «Bisognerebbe – continua il Comitato – davvero chiedere ai cittadini cosa ne pensano: centinaia di parcheggi in meno; traffico bloccato ovunque in occasione anche di lavori pubblico o privati di scarsa entità. E che dire dell’impazzimento generale generato dai nuovi veicoli urbani: monopattini, biciclette elettriche che sfrecciano d’ogni dove senza rispettare alcun senso di marcia. Sempre più spesso il banale attraversamento di strada o una normale passeggiata divengono roulettes russe ad altissimo tasso di pericolosità». 

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Pericolosità che è accentuata dallo stato delle strade cittadine che mettono a dura prova le ossa e le colonne vertebrali non solo degli anziani. «E il nostro sindaco che fa? – chiede in conclusione il Comitato – Gonfia il petto vanesio e si vanto di questi “fantastici” risultati. Peccato per i giovinazzesi che vedono sgonfiarsi le tasche mentre inciampano sui “chianconi” o sono costretti a contendersi a prezzi più cari parcheggi sempre più rari».

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venerdì 23 Luglio 2021

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Franco
Franco
2 anni fa

Non ho capito quali sono le proposte. Vietare i monopattini e fare altre costosissime piste ciclabili per alimentare il business?

Franco
Franco
2 anni fa

Le piste ciclabili servono soprattutto a chi le fa. Sono il business del momento, fatte con i fondi europei e quindi non si bada a spese. E sprechi.

Marco
Marco
2 anni fa

Le piste ciclabili sono monumenti allo spreco di denaro pubblico, anche se facile ed europeo.