A chi nulla desia soverchia il poco.
Veggio il ben, nulla godo, e spero assai,
si muta il mondo, ed io non vario mai.
Poco mi giova aver costanza o fede:
per me fortuna avara
parla muta, ode sorda e cieca vede.
Quel che aborriscon vivo, aman dipinto.
Ciò che si presume, facilmente si crede.
Non v’è ragione che non ve ne sia una contraria.
A che di libri può crescere lo stuolo?!
Purché insegnasse a vivere e morire,
soverchierebbe al mondo un libro solo.
Raro è quel libro, che non sia un centone
di cose a questo e quel tolte e rapite
sotto il pretesto dell'imitazione.
L'adulatore è come l'ombra la quale non ti ama e pur ti segue.
Non può sputar dolce chi ha fiele in bocca.
A un impiccando il suo confessore gli disse: «Questa mattina cenerai con Nostro Signore». Gli rispose: «Andateci pur voi perché io diggiuno!»
Canti ognun ciò che vuol, scriva o dipinga,
ch'io non vuo' dirizzar le gambe a i cani.