La Cassazione contro la movida
La petizione

Movida a ponente, i cittadini raccolgono firme

Redazione
Per la Cassazione i comuni devono garantire la quiete pubblica
4 commenti 699

Come era prevedibile le pedane costruite sul lungomare di ponente oltre che alle polemiche si scoprono essere un problema. Per il tipo di servizio che stanno offrendo dopo le 19. Tanto che ci giungono notizia di una raccolta firme promossa dagli abitanti del luogo. Per far fermare la musica dopo la mezzanotte. Questo sarebbe l’intento. Non sappiamo chi siano i promotori della petizione che sarebbe indirizzata al sindaco e al comandante della Polizia Locale. Spesso le esigenze imprenditoriali, non vanno a braccetto con la qualità della vita di chi abita a ridosso dei luoghi della movida. Perché bisognerebbe essere chiari almeno una volta. Quelle concessioni demaniali nulla hanno a che fare con il tanto decantato turismo, ma semplicemente sono un’altra offerta per il divertimento di chi affolla quei luoghi. E come già detto, per traffico che inevitabilmente si crea, per la musica a volume non consono, per il vociare dei tanti, a risentirne è la qualità della vita degli abitanti. Proprio su questo, è arrivata nei giorni scorsi una sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato il comune di Brescia a risarcire una coppia che per anni ha dovuto subire i disagi provocati dalla movida. Perché, questa la motivazione, il diritto alla salute è prevalente e non può soggiacere ai ritmi notturni della movida. Quel diritto alla salute che è primario e di cui dovrebbero essere garanti le pubbliche amministrazioni. La Suprema Corte impone anche la sorveglianza notturna dal giovedì alla domenica, giorni di maggior afflusso di avventori ai locali pubblici. E le sentenze della Cassazione fanno scuola. Per cui, i comuni, e tra questi anche quello di Giovinazzo, per non incorrere in procedimenti che li vedrebbero condannati, dovrebbero emanare ordinanze atte proprio a limitare gli effetti indesiderati delle vita notturna.  Più o meno quello che chiedono i promotori della petizione.

sabato 10 Giugno 2023

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Maverick
Maverick
10 mesi fa

Ben venga la movida, ben venga la musica, ben venga la gente, se no, andate ad abitare in campagna!!!! Nessuna firma da me ne 20 anni fa ne ora.

Aldo
Aldo
10 mesi fa
Rispondi a  Maverick

Bene, Comprami la casa in campagna e, siccome sono anziano, vieni ogni giorno a farmi la spesa. e vieni a farmi la guardia di notte per bloccare quegli altri vastasi che girano in campagna.

vincenzo
vincenzo
10 mesi fa
Rispondi a  Maverick

prima o poi devi riposare.. fammi sapere dove abiti che mando la banda musicale sotto casa tua.

Detto questo.. ma i cittadini quando contano? solo quando devono pagare le tasse? Ben vengano le iniziative dei privati cittadini per far garantire il rispetto delle più elementari regole della civile convivenza specie in un paese dove funzionano solo i grattini e poi c’è solo anarchia

Aldo
Aldo
10 mesi fa

E’ noto che l’italia, pur essendo un paese di lagnosi, è la seconda nazione al mondo per patrimonio individuale e quindi, essendo piena di soldi fino a sprofondare, sta costruendo almeno due generazioni di bamboccioni nullafacenti che hanno il solo scopo di sperperare il più possibile quanto è stato fin’ora costruito. Preso atto di questo, ritengo che sia inutile continuare a fare i Don Camillo contro Peppone perchè, almeno per quanto riguarda la distruzione della costa, ogni amministrazione porta la sua coppa.
Si veda il palazzo ducale che arrivava nel mare (non so quanti ce ne erano al mondo) ma ora non c’è più.
Si vedano le scogliere nel porto con le barche ormeggiate allo scoglio insieme al polpo e alla pelosa, ed ora non c’è più.
Si veda la spiaggetta di sabbia nel porto, vicino alle barchette, ed ora non c’è più.
Si veda l’unica spiaggia di sabbia a ponente che, con la scusa delle attrezzature per gli andicappati ora non c’è più.
Si veda l’ultima caratteristica di Giovinazzo di avere i bagnanti sugli scogli, in centro, vicino alla piazza centrale, dove era possibile andare a prendere un gelato in costume da bagno, ma anche questo non c’è più.
Quindi dico: rassegnamoci e pensiamo a non fare ulteriori danni e propongo di fare una petizione contenente i seguenti punti:
Spostare la pulizia ed il lavaggio delle strade dal venerdì (prima che vengano gli pseudo-turisti) al lunedì, quando rimangano i residenti ed i turisti veri;
Obbligare a mettere le panne galleggianti a mare a pochi metri dalla costa, per arginare tutta la marea di carte, pizze, piatti, bicchieri, bottiglie ecc.
Proibire l’uso dei palloncini su tutta la costa perchè questi cadono in mare e vengono scambiati per meduse, provocando il soffocamento dei cetacei tartarughe ecc, oltre ad inquinare con la plastica tutto l’entroterra. ( continua)

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