«Tra il dire e il fare c’è di mezzo (per rampa per) il mare». È un gioco di parole quello che usa Primavera Alternativa per denunciare il mancato avvio dei lavori per la costruzione della rampa per l’accesso al mare dei disabili, prevista in località «La Trincea». Una rampa che diverse associazioni di disabili, aspettano da tempo. PVA punta il dito sulle promesse fatte dagli amministratori comunali, secondo cui i lavori sarebbero cominciati a metà settembre. Siamo a metà ottobre e il cantiere non è stato ancora aperto. Un fallimento amministrativo, secondo il movimento politico, per mascherare il quale «lo scorso 30 giugno il sindaco Sollecito e il vicesindaco Depalo si erano fatti perfino fotografare in riva al mare intenti a studiare carte, e con il consueto spot di propaganda avevano solennemente annunciato: Il cantiere partirà a metà settembre». Il finanziamento regionale per a realizzazione della rampa, risale al maggio 2020, per la cui realizzazione anche il comune ha stanziato dei fondi. E mentre in altri Comuni un progetto analogo è stato realizzato in tempi sicuramente più brevi, a Giovinazzo il cantiere è ancora fermo. «Siamo dinanzi all’ennesimo caso di stucchevole propaganda – afferma PVA – fatta di selfie, video e foto autocelebrative. Per una volta, almeno sui temi che coinvolgono i più deboli, avremmo gradito meno proclami e più fatti concreti, o, per lo meno, che fosse applicata qui la stessa efficienza e celerità mostrata nelle concessioni di spiagge ai privati».
Rampa per disabili
La rampa per disabili alla Trincea, ancora nessun cantiere
La denuncia di PVA: annunciato l’avvio dei lavori per metà settembre a metà ottobre ancora nulla
In parole semplici: carichi a chiacchiere!
Dato che anche qui c’è un finanziamento regionale, non è stato lo stesso ASSESSORE (durante intervista per le polemiche montate per il rifacimento del basolato in piazza V.E.) a dire: “…quando si tratta di finanziamenti, vanno rispettati i cronoprogrammi, nonché le rendicontazioni, pena la perdita delle somme concesse…”?
E poi ancora (stessa intervista di cui sopra), il finale pirotecnico: “…ma se vogliamo cambiare, migliorare, divenire sempre più competitivi dobbiamo osare, poiché l’immobilismo amministrativo non porterà disagi, ma nemmeno vantaggi. E questa è una verità assoluta…”
Qua, di verità assoluta resta che non è stata stesa nemmeno una riga di progetto, una pianificazione, zero assoluto.
Ah no? Allora rendete pubblici la roadmap o il GANTT e vediamo quali sono queste tempistiche.
Chiacchiere e propaganda!
Dice il vecchio proverbio: “Tra il dire e il fare c’è di mezzo il materiale “.