L’ipotesi è che il rilascio del Permesso unico Autorizzativo apparso all’Albo Pretorio con il numero 16/2023, nasconda una ennesima concessione di utilizzo di un tratto di spiaggia pubblica a beneficio dei privati. Per «la somministrazione di alimenti e bevande e occupazione di suolo pubblico», recita la delibera. Per questo Primavera Alternativa ha chiesto formalmente un accesso agli atti, per capire se si tratta di una estensione delle attività già presenti, oppure se è una nuova concessione. Il tratto di costa è quello in via Messere, ai piedi della muraglia, dove già due attività di somministrazione di bevande e alimenti sono attive in estate. Il rischio, secondo i sospetti di PVA, è quello che un ulteriore tratto di spiaggia sia negato alla fruizione pubblica, memore di quanto accaduto la scorsa estate con le concessioni sul lungomare di ponente. «Non vorremmo – scriva in una nota PVA – che anche dietro questo nuovo titolo autorizzatorio si nascondesse il tentativo dell’ennesima sottrazione alla pubblica fruizione di una spiaggia libera, peraltro amatissima e frequentatissima, per favorire pochi privati. Per fugare ogni dubbio abbiamo chiesto l’accesso agli atti». Il movimento politico promette di vigilare e informare «affinché la libera fruibilità dei beni comuni sia aumentata e migliorata e non sottratta e limitata».
Concessioni pubbliche
Una nuova spiaggia privata? I dubbi di PVA
«Su via Messere vigileremo e informeremo»
oramai la strada è tracciata. hai voglia a scrivere. però si faccia una riflessione: è ciò che tutti meritiamo ma ancor di più quelli della parte sud di Giovinazzo così tanto legati a questa amministrazione di destra.