«Mai più. La spiaggia del “Porto vecchio” deve rimanere libera e pubblica». Così titola un comunicato diffuso da Primavera Alternativa a riguardo del tratto di costa che si estende ai piedi della Muraglia, sul lungomare di Levante. Il movimento politico aveva annunciato il 9 marzo scorso di aver chiesto l’accesso agli atti per verificare se quel tratto di costa sarebbe stato o meno privatizzato. Quanto meno concesso a privati per occupare lo spazio pubblico con tavolini e ombrelloni. E proprio dall’accesso a quegli atti è emersa l’autorizzazione all’occupazione di quella che dovrebbe essere una spiaggia privata, con divanetti, sedie, tavolini e zone d’ombra. L’immagine che rappresenta il progetto, con tanto di timbro del Comune che data settembre dello scorso anno, lo mostra chiaramente. «Sappiamo che si fa fatica a credere a ciò che si vede in foto. Purtroppo però è tutto vero», si legge nel comunicato.
Per PVA è «una vera e propria sottrazione di un’altra spiaggia molto frequentata e amata dai giovinazzesi e turisti che visitano la nostra città». Secondo il gruppo politico è un provvedimento inspiegabile. «Permette – si legge nella nota – l’occupazione di 250 metri quadri a fronte di una concessione originaria per il chioschetto di soli 50 metri quadri. Il 500% in più di quanto previsto dal bando». Il banco è quello che ha concesso l’apertura nel periodo estivo di un chiosco per la somministrazione di bevande e alimenti all’ingresso del Piazzale Aeronautica. «Lo diciamo chiaro e tondo – conclude PVA – saremo al fianco di tutti coloro che hanno a cuore la tutela dei beni comuni per evitare che questa estate non sia limitata la libera fruizione di questa spiaggia pubblica. La spiaggia di “Porto vecchio” ha bisogno di più servizi, non di diventare privata». I sevizi vanno dalla messa in sicurezza della rampa di accesso al mare, all’eliminazione della ruggine sui manufatti in ferro, di pedane.