La stagione balneare è imminente, e si allungano le ombre che hanno delle polemiche che hanno animato la scorsa estate, con le pedane costruite sul lungomare di ponente, le petizioni popolari e il disappunto per la musica ad alto volume fino a tarda notte. Con un anticipo d’estate, con le prime tintarelle, Primavera Alternativa ha inteso lanciare un sondaggio, proprio per capire quanto i giovinazzesi siano disposti a tollerare nuove eventuali limitazioni per l’accesso alle spiagge. «Che mare vogliamo?» è il titolo dato al sondaggio forte di una quindicina di domande a cui rispondere, che vanno dalla conoscenza della differenza tra lidi e spiagge attrezzate con servizi, la vicinanza o meno al centro abitato delle spiagge affidate in gestione, il gradimento o meno delle concessioni dello scorso anno, e così via.
«Il mare e le spiagge sono beni pubblici preziosi – si legge nel comunicato di PVA – Devono essere a disposizione di tutti i cittadini liberamente. Allo stesso tempo, mare e spiagge offrono importanti opportunità per attività imprenditoriali e turistiche. Le scelte della politica dovrebbero soddisfare le giuste esigenze di entrambi, cittadini e imprenditori, perché ciascuno possa trovare risposte alle proprie aspettative e non essere penalizzato». Capire se esistano le basi per un giusto equilibrio tra le esigenze dei privati e quelle degli imprenditori, è lo scopo del sondaggio, e per farlo «è imprescindibile mettersi in ascolto della città affinché le decisioni riguardanti risorse così importanti come il mare e le spiagge non risultino calate dall’alto, senza una vera partecipazione popolare, come purtroppo spesso avvenuto nel passato, specie in tema di concessioni ai privati», scrive ancora PVA.
Pertanto il movimento politico invita a rispondere alle domande proposte, assicurando l’anonimato di chi partecipa al sondaggio, indicando il link https://lc.cx/Fv9AEs.